Binari dispari, senza senso, eppure…
Il nove marzo ho deciso che è la giornata delle altre donne.
Quelle che non sono ricercatrici, premi Nobel, astrofisiche, astronaute, stelline o astri nel firmamento delle celebrità, che l’otto marzo son sulla bocca di tutti. Facile così… Il nove marzo è la mia giornata in cui ricordare e ringraziare le donne amiche per sempre, le casalinghe per loro scelta, le isteriche madri premurose, le cui urla sono indelebili dalla memoria di una generazione, quanto la dolcezza per quella successiva. Quelle che avvocato, ingegnere, giudice, ragioniere, commercialista, impiegato, quadro, dirigente, mètre, tassista, conducente, dottore, imprenditore, giornalista, assistente, responsabile, CEO e falegname è ciò che fanno e non ciò che sono.Donne madri di cani e gatti. Donne single che giocano a tennis. Donne con le sottane e ciabatte. Donne semplicemente vive, pronte a lasciare il mondo per amore di un uomo, e a restarci per amore di un bimbo. Anche se non è il loro.Donne d’amore, quasi sempre, ma che va bene uguale, anche stronze.Le cattive… No. Mai. Nessun lo sia mai.Lasciamo che scelgano chi essere. Non dimentichiamo chi sono per diritto.